Attributo di San Marco, leone genericamente inteso come emblema di territori esotici, oppure il leone di San Girolamo che nei modi somiglia più a un gatto. Girolamo visse lungamente nel deserto, prima sperimentando la solitudine e poi, pian piano, fu raggiunto da confratelli che volevano provare la vita lontano dal “mondo”. Un giorno arrivò nella piccola comunità un maestoso leone e i monaci fuggirono terrorizzati, ma non Girolamo che, avvicinandosi al grande felino, vide che zoppicava, constatò che aveva una spina conficcata nella zampa, la estrasse e ne curò le ferite. Il leone, grato del soccorso, divenne mansueto e si trasferì a vivere nella comunità. Un giorno dal piccolo consesso sparì l’unico bene prezioso che avessero: il loro asino! Fu data la colpa al leone che ne avrebbe divorato persino le ossa, ma invece il leone rintracciò i veri colpevoli (alcuni mercanti lo avevano rubato per poi rivenderlo) e riportò l’asinello ai monaci, riprendendo posto nella comunità