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Paolo di Giovanni Fei, Nascita di Maria Vergine

Autore

Paolo di Giovanni Fei (documentato a Siena dal 1369 al 1411)

Soggetto

Nascita di Vergine con i Santi Jacopo e Caterina d’Alessandria, Bartolomeo e Elisabetta d’Ungheria

Data
Provenienza

dalla soppressa chiesa di San Maurizio, Siena

Materia e tecnica

tempera su tavola

Misure

cm 259x204

Inventario

inv. 116

Paolo di Giovanni Fei fu allievo di Bartolo di Fredi e, come lui, si ispirò in modo particolare allo stile di Simone Martini e Lippo Memmi. Tra i protagonisti del suo tempo, fu tra i promotori della ripresa dell’arte del primo Trecento alla fine del secolo. Nelle sue opere si coglie una propensione per la narrazione vivace ed espressiva, oltre a uno stile raffinato e attento agli aspetti decorativi, con un uso sapiente dell’oro e di colori brillanti e dai toni pastello.

Il dipinto replica la tavola con lo stesso soggetto realizzata da Pietro Lorenzetti per l’altare di San Savino nel Duomo di Siena (oggi conservata al Museo dell’Opera del Duomo). Da Pietro deriva l’idea di utilizzare il formato tripartito del supporto per creare uno spazio articolato, unificato dalla pavimentazione a piastrelle, con un gioco fra l’architettura della cornice e quella dipinta. Il modello è tradotto in un linguaggio che risente della lezione di Simone Martini e si inserisce nello stile del gotico internazionale per la vivacità della narrazione, la raffinatezza della decorazione e la gamma cromatica squillante. L’episodio sacro si svolge in un ambiente domestico in cui gli oggetti della vita quotidiana sono minuziosamente descritti: la coperta con il tradizionale motivo a scacchi, i cassoni addossati al letto, le tele perugine dei vari panni e poi ceste, brocche e ampolle.

La scena descrive vari momenti legati alla nascita: Sant’Anna seduta sul letto si lava le mani e le asciuga con il panno che le porge un’ancella. Da un ambiente attiguo, attraverso una tenda, altre due donne entrano nella camera portando cibo per la partoriente, mentre in primo piano le nutrici lavano la neonata Maria. L’anziano Gioacchino attende poco fuori in uno spazio con due bifore aperte su un giardino di rose, fiore simbolo di Maria.

In contrapposizione con la parte centrale, narrativa e ambientata in una casa del tempo, i pannelli laterali presentano le due coppie di Santi immobili in un ambiente ideale, dominato dal fondo oro.

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