Ambrogio Lorenzetti (documentato a Siena dal 1319 al 1348)
1344
dal Palazzo Pubblico di Siena
tempera su tavola
cm 130 x 152
inv. 88
Ambrogio Lorenzetti, protagonista indiscusso dell’arte senese della prima metà del Trecento, esprime in questa Annunciazione, realizzata per l’ufficio di Gabella del Comune di Siena nel 1344, il suo stile innovativo aggiornato sulle novità di Giotto e attento alla definizione plastica delle forme e alla raffigurazione dello spazio.
Ambrogio non rappresenta il momento del turbamento di Maria alla vista dell’angelo, ma quello successivo in cui Maria accetta pacatamente il suo destino. Le figure sono saldamente presenti nello spazio per la solidità delle forme costruite dal colore e dagli ampi panneggi delle vesti. La Madonna è perfettamente inserita nell’incavo del trono marmoreo, sulle sue gambe piegate si forma un piano su cui è appoggiato il libro aperto. L’angelo calca il terreno con un inchino profondo, la figura è così possente che appare impossibile immaginarla in volo. Lo spazio in cui si svolge la scena è definito dalle linee convergenti delle piastrelle del pavimento secondo una prospettiva ancora empirica, ma che appare estremamente avanzata. L’interesse principale di Ambrogio è rivolto alla descrizione dei volumi, delle forme dei corpi che lo spazio ha semplicemente lo scopo di racchiudere. Non manca l’abilità suprema nella lavorazione della foglia oro e i diversi effetti con cui sono resi i capelli dorati, i particolari delle vesti e le tre iscrizioni incise sul fondo che, come in un fumetto, ricostruiscono il dialogo fra i due e il Dio Padre in alto.