12/07/2024
-30/09/2024
In occasione dei lavori di rinnovamento che hanno comportato la chiusura del primo piano del museo, una selezione di opere rappresentative del Cinquecento e del Seicento senese sono esposte a piano terra in una sala a loro dedicata.
La piccola esposizione si apre con i pittori umbri attivi a Siena all’inizio del Cinquecento, Girolamo Genga e Pinturicchio. Il Cinquecento è rappresentato da Beccafumi e Sodoma; il primo con due opere giovanili, la Madonna con il Bambino e San Giovannino, entrata a far parte della collezione del museo nel 2023, e il bellissimo tondo con la Madonna con il Bambino che legge.
La pittura di Sodoma è rappresentata dall’immagine classica della Giuditta, tavola che doveva fare parte di una serie di Eroine dell’antichità, che venivano realizzate come decorazione di ambienti privati in occasione di nozze.
Sulla fine del secolo si collocano la tavola di Cristofano Roncalli detto Pomarancio, dove compare una dolce immagine di Santa Caterina da Siena, l’opera tutta al femminile di Lavina Fontana e la splendida tela del senese Francesco Vanni.
L’esposizione è l’occasione per dare un assaggio di quello che sarà il rinnovamento della sezione dedicata al Seicento senese con il ritorno dei capolavori da Palazzo Chigi-Piccolomini alla Postierla in Pinacoteca. Tra questi la celeberrima Ghismunda di Bernardino Mei protagonista della prima sala. E in fine, viene presentata, per la prima volta al pubblico, l’Adorazione dei Pastori di Ventura Salimbeni, nuova acquisizione della Pinacoteca, appena restaurata. L’opera, siglata dall’autore sulla sella, costituisce il bozzetto per la più importante pala d’altare, realizzata nel 1610 per la chiesa di Sant’Agostino a Foligno e va ad arricchire la collezione del museo, che possiede già opere di Ventura Salimbeni, uno dei pittori senesi più rilevanti della sua generazione.